Angelo Camillieri
L'occhio è rivolto verso l'alto, le pupille perdono il fuoco, aspetti. Abbassi lo sguardo e ti concentri verso la linea che taglia il cielo, ne ammiri la profondità, cerchi di percepire il luogo più lontano dell'orizzonte, vuoi capire quanto è grande l'azzurro intorno a te, quanto misura. Vuoi avvolgerlo con lo sguardo e sentirlo tutto dentro di te. Ti trovi lì per ammirarlo senza volerlo conoscere.
Aspetti.
Gli angoli in questo spazio formano il vuoto.
Stai cercando con la vista e con l'udito qualcosa per cui stupirti, qualcosa che sai riempirà il tuo animo, qualcosa che permetterà di far rivivere il tuo "io", luogo epicentro del "sensibile". L'emozione arriva non sai più cos'è normale o naturale vuoi solo tornare bambino.
Ecco il primo sciame una nube nera che vola bassa offusca la vista delle punte degli alberi e piano si dirige verso il santuario sulla cima del monte. Lì arriverà la vita e subito dopo calerà la morte.
Il volo nuziale delle formiche si accompagna al vento che le fa danzare e fluttuare in aria unendosi nell'atto della procreazione. Questo luogo situato nell'appennino tosco-emiliano accoglie ogni anno tra il 7 e l'8 settembre migliaia di formiche volati che dopo l'accoppiamento muoiono riversandosi sull'alto piano dove sorge il santuario di Santa Maria formicarum di cui si ha testimonianza già nel 1078. Come nubi che offuscano il cielo, i piccoli insetti si accoppiano in un meraviglioso volo a cui segue la morte di tutti i maschi, che cadono esausti sul sagrato della chiesa che si erge sulla cima del monte, Le formiche viaggiano dal centro Europa riunendosi in questo luogo spinte da un connubio di vita morte e liberazione.
Il bosco inizia a far silenzio, il luogo è sacro. Dentro il colle scorre l’acqua.
Inizia la processione.
Il vapore solleva l'aria , si genera energia. Essa è invisibile nello spazio ma percettibile nel tempo,invade gli enormi gruppi di piccoli insetti
La nube si sgonfia come una bolla di sapone ma non per fattori esterni. I piccoli elementi che la compongono causano lo scoppio. L’unità si perde per generare nuovi singoli.