Tentativo di dubbio



Angelo Camillieri

Tentativo di dubbio 

un progetto di Didymos_Alessia Certo e Giulia Vannucci.

con la collaborazione degli artisti: Angelo Camillieri, Volha Iotchanka, Massimiliano Marianni,Valeria Mauro, Beatrice Migliorati, Margherita Kay Budillon,.

 

curato da Zoe Paterniani e Martina Cavallarin.  

 

Artista partecipante al Non-workshop nell'ambito della residenza d'artista Nelumbo Open Atelier di Didymos, luglio/ottobre 2018, Nelumbo O.P, Bologna.

 

Exhibition dal 26 settembre al 30 ottobre 2018, Nelumbo O.P, Bologna.

Performance 30 ottobre 2018, Nelumbo O.P, Bologna.

 

tentativodidubbio.weebly.com

 

 

Concept

Nella mia esperinza In Tentativo di dubbio la conoscenza dell’oggetto parte dall’inconscio, da quel non sapere o non voler sapere scientifico-culturale. Un’intima visione spirituale e politica che vive di suggestioni. L’oggetto percepito diviene un catalizzatore per riconsiderare il proprio sé. La strada da percorrere non riconosce ambienti e forme preconfezionate. Gli attuanti non concettualizzano il prodotto fina- le solo come oggetto finito adatto al commercio, l’oggetto diventa soggetto, rigenerandosi nel presente e vivendo il futuro. L’esclusiva conoscenza scientifica dell’oggetto porta alla non conoscenza del proprio sé, provocando una rottura dei rap- porti sensibili, metafisici e accresce una rassegnazione interiore accettando il “nonsentire”. L’individuo trova nell’oggetto il suo stupore, rivive le sue emozioni. Egli da forma all’oggetto e nel farlo scopre il suo inconscio. L’attuante dubitando delle forme modella e quindi scopre parti del proprio sé. Il dubbio può portare al fallimento, questo conduce l’individuo verso una ricerca volta a riscoprire forme sempre diverse. Nell’azione verso l’oggetto l’individuo ammette la sua presenza e l’oggetto diventa soggetto. In tentativo di dubbio l’attuante definisce se stesso tramite l’azione. Nell’azione l’attuante modella il proprio corpo e la propria concentrazione, questa azione viene definita e studiata quindi ricordata e mostrata. L’azione che si ripete si colloca negli interessi primordiali dell’inconscio, si definisce nel tempo e si forma nello spazio; diventa essenziale per la ricerca, rende vivo l’inconscio come vivi sono i materiali che vengono usati. 

riprese: Massimiliano Marianni, montaggio: Massimiliano Marianni, Didymos, registrazioni audio: Margherita Kay Budillon

attuanti: Alessia Ceto, Giulia Vannucci, Angelo Camillieri, Valeria Mauro,  Margherita Kay Budillon

riprese: Angelo Camillieri, montaggio: Didymos